18.4.13

Modena Play 2013


Sono passati già alcuni giorni da quando io e Diana abbiamo avuto il piacere di ripresentarci, dopo la nostra prima edizione dell'anno scorso, alla fiera Modena Play, Festival interamente dedicato al gioco in ogni sua forma. 


I tre grandissimi padiglioni del centro fieristico Modenese si prestano benissimo alla manifestazione, anche grazie all'intelligente disposizione di stand e tavoli operata dagli organizzatori. Come in una sorta di anello, nei due padiglioni principali, gli editori, i distributori e tutti gli stand in generale, sono disposti attorno alla grandissima area centrale, disseminata di tavoloni dedicati ad ogni tipo di gioco. Questo si trasforma, sia per gli addetti ai lavori che per i potenziali giocatori, in una chiarezza immediata: si può passeggiare comodamente avendo sempre sott'occhio gli stand, capire che cosa interessi e fermarsi per qualche demo o per gli acquisti, il tutto senza creare ingorghi e senza dover sgomitare per raggiungere un qualsiasi luogo. Una fiera a misura d'uomo e, sopratutto, di giocatore.

Anche quest'anno il nostro intento è stato quello di portare supporto all'editore con cui collaboriamo da più di due anni: District Games. L'edizione del 2012 ha visto l'uscita ufficiale della prima edizione del gioco di carte Warage, quindi per noi si trattava di una specie di "compleanno". 
La seconda motivazione alla base della nostra calata dalle gelide lande lombarde è stata la ricerca di lavoro come illustratori presso gli altri editori.

Quando, tra un impegno e l'altro, siamo riusciti ad andare in esplorazione, abbiamo potuto constatare due cose:

- Quest'anno, rispetto all'edizione precedente, mi è sembrato che partecipassero meno editori e, in linea generale e fatte alcune eccezioni, che quelli presenti avessero optato, intelligentemente, per una riduzione delle dimensioni dello stand, in favore di una maggior quantità di tavoli da gioco.

- Mi è parso che ci sia un po' di fermento dal punto di vista produttivo: l'anno scorso gli editori erano palesemente in fiera quasi esclusivamente per vendere i giochi che già avevano prodotto e/o importato, quest'anno invece ho riscontrato un maggior interesse nei confronti degli illustratori, cosa che mi fa ben sperare per la stagione in arrivo!

Gran parte della manifestazione l'abbiamo passata presso lo stand di Warage, organizzando demo per chiunque volesse sperimentare il gioco, ma ci siamo ritagliati del tempo e abbiamo visitato anche il secondo padiglione... fantastico!

L'enorme area era quasi del tutto priva di editori e completamente dedicata al gioco: un'intera collezione di giochi del passato, in legno, era a piena disposizione di grandi e piccini, insegnando, oltre che divertendo, anche quale fossero i passatempi ludici del medioevo; divertente è stata l'idea del laboratorio teatrale, con il risultato di avere in giro per tutta la fiera ballerine danzanti e elfette che fermavano la gente chiedendole «Hai visto la gemma?». Degno di nota anche l'enorme diorama completamente costruito con i mattoncini lego, rappresentante un intero quartiere cittadino, con tanto di parchetti, condomini, strade ecc...

Il terzo padiglione non siamo proprio riusciti a vederlo, ma poco male: era quello dedicato ai videogiochi. La mia personale esperienza con quel tipo di impianti fieristici mi suggerisce che sia veramente impossibile fermarsi a provare un gioco, per me: non ho la pazienza di attendere in coda e preferisco muovermi e vedere tutto molto velocemente.

Sbirciando poi ai vari angoli si potevano scorgere realtà molto interessanti come autoproduzioni, bancarelle di gadget vari, pittori di miniature, diorami e scenari per i tornei di Warhammer e soci, interessantissime convension sul mondo del gioco e della produzione ludica, stand personali di illustratori; il tutto restituiva la sensazione di una fiera varia e completa, che della sua modestia, se confrontata con le varie comics & games, ha fatto un pregio, puntando veramente al dialogo con i visitatori e al loro coinvolgimento durante i due giorni della manifestazione.

Parlando strettamente di Warage, abbiamo avuto i soliti ottimi riscontri di pubblico: il gioco piace molto, ormai è chiaro come il sole, e credo che si senta la passione che c'è dietro e che spinge avanti tutto il progetto. Le grandi novità proposte in fiera hanno attirato l'attenzione come speravamo, il libro "Le leggende di Warage" si sta rapidamente ritagliando il suo pubblico e la produzione prosegue spedita, con otto capitoli già pubblicati e scaricabili gratuitamente, a fronte dei trenta che comporranno il primo tomo. Importantissimo è il progetto portato avanti da due sviluppatori indipendenti che stanno preparando la versione per iPad di Warage. Fino a qui niente di particolare, ma se all'ottimo livello di animazioni e grafica si va ad aggiungere un'intelligenza artificiale in grado di apprendere dai propri errori e da quelli del giocatore, e migliorare, la carne al fuoco diventa improvvisamente tantissima!

Purtroppo quest'anno non abbiamo potuto partecipare entrambi i giorni, presenziando solamente il Sabato. Di Domenica il numero dei visitatori è ovviamente aumentato, portando parecchio movimento e gioco ai tavoli.
L'impressione generale sul Play è che, a livello di immagine e di organizzazione degli spazi, abbia davvero l'impostazione giusta per soddisfare sia chi espone sia chi vuole comprare che chi vuole tornare un po' bambino e svagarsi per un pomeriggio, il tutto senza venir travolto da folle impazzite punteggiate di ammiccanti lamù, militari equipaggiati per la guerra nelle Faulklands e personaggi assurdi di manga mai visti e di cui nemmeno si conosce l'esistenza.


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